ACCADEMIA
DEL GUSTO LA SPEZIA 2006 |
TRATTORIA STORICA: "Qui le radici dell'Accademia del Gusto"
GIOVEDI
22 MARZO 2007, ORE 20,30,
RISTORANTE
"I CONTADINI" (visita) LA
SPEZIA, via Pianagrande, 38 (Rebocco) - TEL. 0187 703418 |
DUE PICCOLI "ACCADEMICI"
SCOPRONO LA TARGA AI CONTADINI
Con una bellissima cerimonia, seguita da un buffet e dalla conviviale, l'Accademia del gusto, ha scoperto la prima targa di "trattoria storica" sulla facciata dei "Contadini" in via Piana Grande 30, a Rebocco. "Qui le nostre radici" indica la targa a conferma di quello che ha sottolineato il presidente Franco Carozza, nel suo breve discorso, mentre consegnava alla famiglia Vannucci, la pergamena con l'elenco dei 18 piatti tipici spezzini, con la descrizione precisa degli ingredienti e della realizzazione. Come ben auspicio per le tradizioni culinarie, con uno sguardo al futuro, la targa è stata scoperta da due bimbi, Camilla e Giacomo Vicini, che alle spalle hanno quattro nonni accademici.
Una giornata di festa che è proseguita a tavola con i piatti che sono radicati al territorio, spezzino, lunigianese e ligure: sgabei, mes ciua e trenette al pesto (con patate e fagiolini), il tutto innaffiato dai vini dei Colli di Luni di Paolo Bosoni. Molti gli ospiti e gli accademici presenti, che hanno animato la serata: a partire da Mariolina Sanfilippo e Giovanni Passaponti, Sandro Niccolai, Lucia Solaro, Enrica Lenzi, Giuseppe Celeste, Elena Cervellera, Valter e Mariella Taglieri, Antonio Adamo, Adriana Perioli e Gino Federici, Giancarlo e Clara Siciliani, Alina e Bindo Colotto, Maria Letizia Serena, Gianni Giannessi, Maria Luisa e Alberto Ascari, Andrea Vicini e Franco Ventola. Il discorso ufficiale della manifestazione lo ha tenuto Elisabetta Mazzoccola Niccolai, responsabile del Laboratorio di studi e ricerche. Facendo un'analisi scrupolosa dell'attività svolta, Elisabetta Niccolai, ha rivendicato con orgoglio la scelta fatta dall'associazione che si batte con un'attività di ricerca e di verifica sul territorio, affinché i piatti spezzini vengano difesi e promossi non solo nei locali (troppo spessi pigri e innovativi) ma anche nelle scuole e soprattutto nelle famiglie. Il Consiglio direttivo dell'Accademia ha già individuato le altre trattorie dove verranno sistemate le targhe, in modo da creare un percorso serio, dove la tipicità dei piatti verrà garantita. Ai titolari delle trattorie storiche si chiede di inserire nei loro menu almeno alcuni di questi piatti, per dare risposte concrete ai turisti e agli appassionati del cibo di qualità, che chiedono, spesso senza risposta, di gustare i piatti tipici e mitici del nostro Golfo.
di Pierangelo Caiti
E' passato esattamente un anno da quando un folto gruppo di appassionati gastronomi si sono ritrovati sotto la guida di Franco Carozza presso il ristorante "I Contadini" di Via Pianagrande a Rebocco, antica osteria con cucina nata oltre cento anni fa, e gestito ormai da vent'anni da Paolo e Maximiliano Vannucci (in cucina a dar loro una valida mano la mamma, a dirigere in sala la sorella Ornella), per dar vita all'Accademia del gusto, un'associazione nata con il preciso intento della salvaguardia dei piatti tipici locali e con lo scopo di monitorare la ristorazione di tutto il territorio spezzino, sino alla Lunigiana storica, riscoprendo e promovendo quei deliziosi piatti di un tempo che sono un asse portante dello sviluppo culturale e turistico di ogni regione. Così giovedì 22 marzo l'atto costitutivo e informale di un anno fa è stato solennizzato, scoprendo sulla facciata del locale una targa in ottone con la scritta "Qui le radici dell'Accademia del gusto". A fare da mascotte all'iniziativa, scoprendo la targa avvolta secondo la tradizione nel Tricolore, due giovanissimi "accademici", Camilla e Giacomo Vicini, lei nove anni e lui sette, nipoti di Lucia Solaro, per lunghi anni commissario straordinario dell'Apt. A festeggiare l'evento, con un brindisi, una cinquantina di "accademici" ed amici, tanti i volti nuovi tra cui il giocatore dello Spezia Calcio Paolo Ponzo. Poi tutti a tavola con buona parte dello stesso menù di un anno fa: "sgabei" ai salumi e formaggi, "mesciua", e tagliatelle al pesto ed ai fagiolini al posto di stoccafisso e polenta. Il classico "latte dolce" ligure ormai ribattezzato "crema catalana" o un "tiramisù" a concludere l'incontro, tra l'altro "conviviale di marzo" per gli "accademici". Franco Carozza ha ricordato lo scopo primo dell'associazione: la difesa dei piatti tipici spezzini, le uniche cose rimaste legate al territorio, contro tutte le forze che "remano contro" e contro persone che "per quanto riguarda il cibo, si comportano come veri e propri terroristi". "Salvaguardare e mantenere la tradizione dei nostri piatti ci deve riempire di fierezza -ha ribadito Elisabetta Niccolai, responsabile del laboratorio di studi e ricerca dell'Accademia- ogni ristorante del nostro territorio dovrebbe inserire almeno uno dei piatti tipici, ricollegabile direttamente alla nostra città, nel suo menù, collegando strettamente i sapori della terra con quelli del mare nel rispetto del gusto e della tradizione". L'Accademia del gusto premierà con proprie targhe i ristoranti in linea con questa impostazione. Tra le iniziative dell'associazione anche la divulgazione nelle scuole della conoscenza dei piatti tipici per combattere nei giovani la voglia di fast-food ed accostarli ad una alimentazione sana e legata al proprio territorio da riscoprire con amore. In quest'ottica anche la costituzione di una biblioteca che raccolga testi specifici di ricette e gastronomia, da mettere a disposizione di appassionati e ricercatori. Prossimo appuntamento per gli accademici ed i loro amici la "conviviale di aprile", ancora una volta alla scoperta della "catalana", questa volta in un noto locale di Marinella.