ACCADEMIA
DEL GUSTO LA SPEZIA 2006 |
RIGATONI GOLOSI PER AMICI SINCERI
Di Franco Carozza
(Quando abbatteremo il mostro)È un piatto sfizioso, un po' meridionale, unto e abbondante, che invita anche a richiedere il bis. Specialmente, una volta, ai matrimoni o alle feste di campagna. La mamma in certe occasioni portava nel cesto una pentolata di pasta pronta.Gli ingredienti erano tutti in casa: 400 gr. di guanciale, 400 gr. di salsiccia, 600 gr. di pomodori ( erano appesi ad una specie di croce fatte con canne o "spinosanto") San Marzano o i Cirio, 200 gr. di pecorino e 8 uova e una spruzzata di pepe nero o poco peperoncino.La pasta proveniva da piccole aziende, ricordo "la Granaria", in Molise, negli anni inghiottite o "uccise" dalle grandi industrie: rigatoni spezzati o maltagliati.Chi voleva poteva usare anche pasta fatta in casa: taccozze o cavatelli (striscioline di tocchetti o fusilli).In un tegame o in padellla (parliamo per otto persone) mettere un po' d'olio e sbricioliamo 400 grammi di salsiccia (volendo mettetene di meno ma é meno sfiziosa) e cominciamo a rosolare per 10-15 minuti, poi aggiungiamo 400 grammi di striscioline di guaciale e proseguiamo per altri 10 minuti (controlliamo, non è facile stabilire i tempi per tipo di tegame e per il fuoco) e ancora il tocco con 600 gr. di pomodori tagliati a pezzettoni per altri 10 15 minuti.Oggi sono di moda i pomodorini. Intanto nella pentola con abbondante acqua salata cuocete 650 o 800 g. di rigatoni ( 80 o 100 g. a persona) e quando scolate salvate un po' d'acqua di cottura.Negli intervalli separiamo 8 tuorli di belle uova (una volta si mettevano tuorlo e albume) e le battiamo coi 200 g. di pecorino.Versiamo la pasta nel condimento unendo un po' di acqua di cottura e le uova e pecorino con una spruzzata di pepe nero q. b. (o peperoncino) e amalgamiamo.Quando impiattiamo possiamo ancora aggiungere una spruzzata di pecorino.Una bontà e vai di gomito con un bel bicchiere di vino rosso. Per gli amici sinceri |